26 agosto 2011

La Ruta del Sol

Ci eravamo lasciati a Canoa, in attesa della prima lezione di surf...
la lezione di surf e' saltata perche' il nostro istruttore (nonche' proprietario dell'hostal dove alloggiavamo) era troppo impegnato a dondolarsi sull'amaca e a guardare tutte le partite che passavano sul satellite, dalla semifinale del mondiale under 20, alla finale del mondiale under 20, alle partite del capionato ecuadoriano.
del resto il poster appeso di fronte al bar dell'hostal la diceva lunga: "due soli idoli: Che Guevara e il Barcelona" (di Guayaquil, ovviamente).
Ogni tanto si alzava dall'amaca, guardava fuori, scrutava l'orizzonte, e poi diceva "non ancora", e tornava sull'amaca per un'altra ora.
quando a un certo punto ha detto, ermetico:
- vado a vedere il mare,
quasi ci abbiamo creduto. Ha preso la bici per fare 20 metri (eravamo gia' sul mare!), e' tornato e ha detto:
- dobbiamo aspettare le onde,
e si e' buttato di nuovo sull'amaca a guardare la TV 
a quel punto era chiaro che il nostro istruttore non avrebbe fatto altro per tutto il giorno.
nonstante cio', e' riuscito a fare una telefonata e ci ha permesso di attuare "il Piano B": il parapendio!
abbiamo volteggiato un po' sopra la spiaggia di Canoa, ed e' stato fantastico!
Non so quanto abbia influito sul gradimento del parapendio il fatto di volare "appeso" ad una bella ragazza di Philadelphia con i capelli rossi.
dopo aver approfittato della tranquillita' e del relax di Canoa, di San Vicente e di Bahia (cena di pesce per due persone a 20 dollari, bevande incluse), ci siamo spostati a Puerto Lopez, un altro piccolissimo villaggio di pescatori (e surfisti!).
(a Canoa e Puerto Lopez  le strade non sono asfaltate, o meglio, e' asfaltato solo il "lungomare" e la perpendicolare che arriva al lungomare!).
da Puerto Lopez partono numerosi tour per la Isla de Plata, meglio conosciuta come "Galapagos dei poveri".
sara' anche dei poveri, ma a noi e' piaciuta molto!
vedrete presto foto di noi due in stile Darwin, che ci avviciniamo a strani uccelli dalle zampe azzurre e cosi' via.
ma il pezzo forte del tour e' l'avvistamento delle balene! vedere la danza delle megattere e' stato incredibilmente emozionante.
sfortunatamente il mare era abbastanza agitato, stile deadliest catch, e questo ha reso particolarmente difficile fotografare le balene, ma qualcosa e' venuto fuori!
sempre a Puerto Lopez siamo riusciti finalmente a prendere anche la prima lezione di surf!  (l'assenza di amache e' stata determinante)
stare sulla tavola, sotto la tavola, appeso alla tavola, e' molto difficile e molto faticoso, ma quando riesci a cavalcare la prima (e forse l'unica!) onda della giornata, ti senti davvero figo, anche se sei rimasto in piedi per circa due secondi!
da Puerto Lopez siamo arrivati a Montanita, dove ci troviamo adesso.
Montanita non e' molto diversa dagli altri posti sulla costa dove siamo stati fino ad adesso, ma per qualche strano motivo e' diventata famosa tra viaggiatori zaino in spalla e fricchettoni di tutto il mondo.
quindi c'e' un'offerta di locali, hostal, bar, risoranti, discoteche davvero incredibile!
quindi adesso ci facciamo due giorni anche qui, e poi (speriamo) di andare un po' verso l'amazzonia!
il giro della costa doveva essere finito l'altro ieri, ma ci stiamo rilassando molto e non e' per niente facile lasciare questi posti!

21 agosto 2011

Ecuador: da Quito a Canoa

Eccoci in Ecuador! Un paese molto piu' piccolo e povero del Messico, ma non meno ricco di cose da vedere. Siamo partiti con quattro giorni a Quito, la capitale edificata sulle pendici delle montagne circostanti. Una bellissima citta', non c'e' che dire, con una cattedrale e delle piazze da cui si godono delle viste mozzafiato, non fosse per l'altissimo tasso di criminalita' che ti costringe a non vivere la citta' come vorresti e come vorrebbero i quiteni..basti pensare che alle 18,30 tutte le attivita' commeriali sono chiuse, che per le stade non c'e piu' nessuno e che per attraversare due isolati e' necessario prendere un taxi se non si vuole essere rapinati. Una situazione paradossale, un vero peccato (Virgo, ora ti capisco!)
Da Quito siamo andati a visitare la Mitad del Mundo (il punto dove passa l'equatore) e il famoso mercato di Otavalo, per poi spostarci per un paio di giorni nella fantastica Mindo.
Mindo e' un paesino sperduto nel mezzo della foresta nebulare, con case di legno e persone molto socievoli. E' stata la base per alcune belle passeggiate nella foresta, per la zip-line (sostanzialmente si tratta di cavi di metallo di due-trecentometri tesi tra gli alberi della foresta lungo i quali scendi ad alta velocita' legato con una imbracatura..alla tarzan, ma in stile moderno!) e soprattutto per un incredibile tuffo da quindici metri di altezza nel bacino d'acqua in cui confluiva la cascata Nambillo: diciamo uno scarico di adrenalina di quelli che non si scordano!
Ora siamo arrivati a Canoa, sulla costa, da dove inizera' la nostra discesa verso il sud-ovest lungo quella che e' chiamata Ruta del Sol. Canoa e' uno di quei tranquilli e rilassanti paesini di surfisti in cui potresti rimanere un mesetto per rifiatare un po'. E domani mattina prendiamo la prima lezione di surf! ;)
Diciamo che se il buongiorno si vede dal mattino, l'Ecuador sembra essere il posto giusto dove trascorrere le prossime settimane. We will let you know!
A presto

13 agosto 2011

Ciudad de Mexico 10 e lode

L'obiettivo odierno era di partire da Citta del Messico e arrivare a Quito, con uno scalo su Miami.
Poiche' il Miami-Quito delle 14:00 e' stato posticipato alle 22:30 (!), siamo ospiti di un Hotel dove faremo pranzo e cena gentilmente offerti dalla LAN (la compagnia che ci ha fatto saltare il volo).
Il ritardo fara' si' che non arriveremo a Quito nel pomeriggio, ma in tarda notte.
A questo punto prendiamo il buono che si puo' prendere, cioe' una buona camera (ovviamente la migliore di questo mese), asciugamani puliti, una sala internet, il campionato Nascar in televisione, aria condizionata a palla, e un po' di tempo per scrivere!

Abbiamo trascorso gli ultimi due giorni a Citta' del Messico, e sono stati due giorni fantastici!
Le aspettative sulla capitale messicana non erano molto alte, credevo che fosse un caos di macchine e persone, con molti pericoli e poche attrattive. Mi sbagliavo!
Il centro storico e' gigantesco, ma ricchissimo di palazzi, monumenti, piazze, giardini, che non basterebbe una settimana per passeggiarci dentro. Un autobus turistico impiega circa 6 ore per fare l'anello del centro!
Ad ogni angolo c'e' qualcosa da vedere: i palazzi governativi con i murales di Diego Rivera (assolutamente da non perdere), lo stadio delle Olimpiadi del 1968 e dei Mondiali del 1986, la citta universitaria (con piu' di 300.000 iscritti!), la Plaza de Toros, la Cattedrale, la casa museo di Frida Kahlo, i musei della Scienza, di Antropologia, di Zoologia, il Palazzo delle Belle Arti, una city modernissima dove svettano splendidi grattacieli azzurri, viali alberati in stile champs elysees, ma anche statue dei re delle civilta' preispaniche e monumenti commemorativi della Rivoluzione Messicana!
Cosa altro si puo' chiedere a questa citta?
Si possono chiedere caffe', bar, gelaterie, discoteche, pub, quartieri alternativi e bohemian, negozi e locali di ogni genere!
Ma se tutto cio' non fosse sufficiente, ecco la ciliegina sulla torta.
Nonostante la nostra breve permanenza, abbiamo avuto il tempo di incontrare un sacco di persone. Persone muy amables, come si dice qui, che se non c'e' posto a sedere, ti invitano a sedere a loro tavolo, a prendere un bicchiere, ti chiedono di dove sei, che fai, cosa pensi del Messico, e poi si aggiungono altre persone, e poi altre due, e nel giro di poco ti accorgi che da quattro che eravamo, adesso siamo dieci! e ti fanno assaggiare il mais alla brace con peperoncino, e scopri che la birra si puo' bere sale e limone oppure zucchero e peperoncino (!), e poi "questo e' mio zio, questa e' mia cugina", "io parlo un poco di italiano", "io una volta sono stato in Liguria" e cosi' via!

Insomma, la bellezza della citta' e la gentilezza delle persone meritano una visita approfondita!

8 agosto 2011

Mexico pics

Guanajuato
Daniele e Samy

Barbecue a Guanajuato


Cerro de la Bufa


Valle de los Hongos

Cascada Cusarare

Lago Arareco


Tramonto dal Ferrocarril

Zacatecas

Barranca del Cobre


Mazatlan

Guadalajara

Morelia

Monte Alban

Ostello Oaxaca

San Cristobal de las Casas

Canon del Sumidero

Coccodrillo

Camping Palenque

Palenque

Cascada Misol-ha

Cascada Agua Azul

Chiapas

Finalmente in Chiapas, nella terra degli zapatisti, dei narcos, delle popolazioni native, nel polmone verde del Messico. E' una regione incredibile, e ci siamo fermati qualche giorno. Cosa abbiamo visto?
San Cristobal de las Casas con le sue viuzze colorate e i sui mercatini, circondata dalle montagne che la avvolgono sul suo altopiano.
Il Canyon del Sumidero, ovvero una gita in barca in mezzo a una gola profonda circondata da alte pareti rocciose ricoperte di arbusti, che ricordava tanto uno di quei paesaggi tipo signore degli anelli.
Palenque e le sue rovine maya nel bel mezzo della foresta, alla scoperta di templi e ruscelli dove 1500 anni fa imperava una grande civilta'.
La cascate di Mysol-Ha e i suoi tre alti gettiti d'acqua che confluivano in un laghetto cristallino, ma soprattutto la cascata di Agua Azul con tanto di bagno gelato e rigenerante dopo una lunga giornata di arsura.
E la sistemazione? Abbiamo piantato la tenda in un camping nella jungla, dove la sera eravamo circondati dalle strazianti grida delle scimmie urlatrici, e dai versi meno intensi dei tanti tipi di uccelli diversi che abitavano gli alberi tutti intorno. Siamo riusciti ad allungare anche le nostre splendide amache dove ci cullavamo al ritorno dalle varie escursioni.
Insomma che dire..evviva il Chiapas!

4 agosto 2011

da Oaxaca a San Cristobal de las Casas

abbiamo attraversato mezzo Messico (o forse un Messico e mezzo), ma siamo giunti in Chiapas!
allora, prima una breve descrizione dei due giorni a Oaxaca.
la citta e' molto carina, con un sito archeologico di tutto rispetto che si chiama Monte Alban (andate a cercare su google immagini)
quindi prima o poi, per la gioia di pochi, caricheremo delle foto di noi due accanto a piramidi di civilta preispaniche!
oltre al sito, abbiamo trovato un ostello niente male dove abbiamo conosciuto una coppia di ragazzi messicani (due grandi!), due ragazze francesi, e una famigliola svizzera, tutti molto simpatici!
abbiamo cenato con tacos piccanti e pieni di salse rosse e verdi, di cipolla e peperoncino e salsa di avocado.
adesso cade la connessione, quindi riprendiamo piu in la! :-(

2 agosto 2011

da Morelia a Oaxaca, passando dove capita...

eccoci qua!
a partire da ieri c'e' un Daniele non puo' piu' dire "io 29, lui 30", quindi tanti auguri! :-)
siamo andati via da Guadalajara per trascorrere due notti a Morelia.
Citta' poco frequentata, ma per adesso si aggiudica il primo posto come centro storico piu' bello: splendida la cattedrale, la plaza de armas, i vari conventi, l'acquedotto, le chiese, il mercato.
Ma ci porteremo soprattutto il ricordo della piazza accanto il conservatorio, con i suoi 5 bar con promozione 2X1 sulla birra.
Per la cronaca, considerate che 18 pesos fanno un euro, e che due Corona NON da 33cc ma da 355cc (quasi ovunque le bottiglie e le lattine sono cosi!) le paghi 28 pesos! :-)
Adesso siamo diretti a Oaxaca (che si pronuncia piu o meno "guahata"), ma abbiamo una tappa forzata a Puebla, che non e' niente male.
hasta lueguito
d's