23 giugno 2012

Kathmandu-Bangkok


Per la prima volta nella mia vita sento il mio nome annunciato dagli altoparlanti in aeroporto:
passenger Daniele Vitale plese contact urgently desk n.2
Che avro' combinato? il mio volo parte tra mezz'ora, ho gia' fatto il check in,  gia' imbarcato il bagaglio
Vado al desk n.2
- Mr. Vitale, abbiamo una richiesta da farLe:
abbiamo una piccola emergenza e vorremmo sapere se e' disposto a cedere il Suo posto sul volo Jetstar Kathmandu-Delhi-Bangkok e partire con un volo diretto Thai Airways Kathmandu-Bangkok, con lo stesso orario di arrivo.
- mmm..
Penso a cose tipo LOST o final destination o alla teoria dei giochi.
Quale dei due voli e'destinato a precipitare? E cosa mi conviene fare? Cambiare o non cambiare? La busta o il vaso cinese?
- Le offriamo il pranzo presso il lounge restaurant per il disagio.
Questa e' prorpio una mossa alla Magalli.
- Posso sapere per quale motivo dovrei cambiare volo?
- Un passeggero deve partire immediatamente per Delhi.
- Voglio vedere il mio babaglio imbarcato sul volo Thai, ma va bene.
E cosi, dopo aver fatto colazione alle 7:00, mi trovo a mangiare dal bhat in aeroporto alle 11:00 e pranzare in aereo alle 14:00.
Atterrato a Bangkok incontro un koreano che avevo conosciuto durante il trekking in Nepal.
- Anche tu a Bangkok?
- Vivo a Bangkok da 9 anni, sto andando a casa, vuoi un passaggio?
Che bello, tutto fila liscio, arrivo in hotel in macchina, come sono gentili i koreani.
A Bangkok ci sono forse 25 gradi piu che in Nepal, dopo i quarti di finale e' il caso di andare al mare da qualche parte.

21 giugno 2012

Nepal

Cosa e' successo dopo Varanasi?
E' successo innanzi tutto che mentre eravamo su un treno notturno da Varanasi per Gorakhpur, il Pescara giocava e vinceva a Marassi contro la Sampdoria, tornando finalmente in serie A!
Lacrime di gioia (solo mie).
Arrivati all'alba a Gorakhpur abbiamo preso un pessimo ma economicissimo bus che ci ha lasciati a Sunauli, la frontiera tra India e Nepal.
Come sempre in India nulla e' normale, e la postazione della polizia di frontiera e' un baracchino di legno con due tizi senza uniforme seduti a chiacchierare, che sembrano piu venditori di limonata che ufficiali di dogana.
Ad ogni modo gentilmente ci timbrano il passaporto e ci informano che in Nepal c'e' uno sciopero generale e che non si va da nessuna parte.
Sara vero, non sara vero? E poi che vuol dire "sciopero" e "non si va da nessuna parte"?
Vuol dire che i nepalesi scioperano perche aspettano una nuova costituzione che rispetti i diritti delle minoranze e tante altre cose, e i maoisti al governo non fanno nulla da anni, quindi sciopero generale per due settimane!
Sciopero generale vuol dire che ogni autobus di linea e' fermo, e i taxi non possono circolare altrimenti i manifestanti li prendono a sassate!
Dopo varie consultazioni e nel caos piu totale, alle 18:00 sembra che un autobus stia partendo per Pokhara, cercando di vincere la resistenza "notturna" dei manifestanti.
Dani opta per il bus diretto a Pokhara, io invece cerco di raggiungere Lumbini, citta natale di Lord Buddha.
Qui iniziano due distinte odissee, ma in qualche modo, che sia viaggiando sul tetto del bus ed essere fermati dai manifestanti, o che sia restare a piedi nel mezzo del nulla e prendere un passaggio da due camionisti, arriviamo nelle rispettive destinazioni.
Dopo qualche giorno a Lumbini in attesa di notizie che non arrivano mai circa la fine dello sciopero, prendo anche io un bus notturno e raggiungo Dani a Pokhara.
Pokhara e' la seconda citta del Nepal, ma e' un posto piacevole dove spendere una settimana o un anno. Una cittadina sulle sponde del lago Phewa, circondata dalle montagne, ai piedi dell'Annapurna, piena di pub, bar e pizzerie e ovviamente agenzie di viaggio e trekking expedition.
Dopo un po di sano cazzeggio in una citta che sembra quasi europea a confronto con l'Incredible India, scegliamo due trekking attorno l'Annapurna. 
Dani, piu scalatore, parte per l'Annapurna base camp, da cui si gode una vista mozzafiato delle piu alte montagne della zona. 
Io, scalatore della domenica, seguo un percorso parallelo che mi portera di fronte l'Annapurna, vista meno spettacolare ma accoglienza nei villaggi incredibilmente calorosa.
Ci ri-incontriamo a Pokhara alla fine dei trekking, Dani parte per Kathmandu, io arrivero dopo tre giorni perche nel frattempo faccio una visita a Bandipur, piccolo gioiello di architettura Newari, un paesino rilassante e rilassato lungo la strada Pokhara-Kathmandu.
Kathmandu. 
Degna capitale di questo paese fantastico, e' un museo a cielo aperto, dove si mischiano religioni ed etnie, taxi e riscio, negozi... e negozi!
Un aspetto particolare della citta - che conta circa un milione di abitanti - e' che per via della scarsita di corrente elettrica, i vari quartieri ricevono l'elettricita a rotazione, un paio d'ore ciascuno!
Quindi da un momento all'altro i ventilatori si fermano, le luci si spengono.
E senza farsene un problema, in hotel ti dicono semplicemente "oggi l'elettricita manca dalle 16:00 alle 21:00", oppure "mi dispiace oggi niente partita".
Molti locali o ristoranti si adoperano con generatori (a benzina, da comprare sul mercato nero perche c'e' anche lo sciopero dei benzinai) e luci di emergenza, cosi da non dover interrompere il servizio.
La citta sembra vivere queste interruzioni di elettricita senza troppi problemi, e forse non c'e' da stupirsi, considerando che molte persone arrivano a Kathmandu da villaggi dove non c'e' ne' acqua ne' luce, e alle 7 di sera si va a letto e la doccia si fa nel lavatoio al centro del villaggio.
A Kathmandu, oltre la splendida Durban square, i templi, le stupa, i dintorni della citta (Bhaktapur e Changu Narayan), vediamo l'esordio della Nazionale contro la Spagna, e il giorno dopo Dani parte per Mumbai.
In un pomeriggio in cui non ho molto da fare, mi piazzo nel cortile di casa della Kumari, la dea bambina, deciso ad aspettare fino alla sua apparizione.
Mi dicono che solitamente alle 4 di pomeriggio la Kumari fa una piccola apparizione, quindi alle 3 e mezza sono seduto sotto il suo balcone, come Max Pezzali in Sei un mito.
Alle 4 arrivano alcuni altri turisti e qualche indiano, ma dal balcone ci avvisano che la bimba sta dormendo, e non si sa quando si sveglia!
Certo, e' una dea, ma e' pur sempre una bambina di otto anni!
I turisti vanno via, ma il cortile e' fresco ed io non ho impegni, quindi aspetto, mentre la gente fa dentro e fuori e scatta le foto al balcone.
Alle 17:15 una signora si affaccia, ricorda ai pochi presenti che e' severamente vietato scattare foto alla Kumari, e poi finalmente dalla finestra di legno intagliato compare  una bambina vestita di rosso acceso, con gli occhi dipinti di nero, uno sguardo serio e un po' altezzoso. 
Resta immobile e silenziosa, senza fare una smorfia ne muovere un muscolo ne rivolgere lo sguardo ai presenti.
Io resto immobile come lei, perche e' una esperienza emozionante vedere la dea bambina!
Dopo forse 15 secondi, si volta rapidamente e scompare nuovamente.
Sono soddisfatto di tanta attesa! Non dimentichero questo breve incontro!
La sera c'e' Italia-Croazia, sono convinto che la Kumari ci fara vincere la partita, e non lontano da casa c'e' un maxischermo in piazza (meglio dire "in strada").
Per 20 rupie (20 eurocent) prendo la mia sediolina di plastica e mi siedo in compagnia di qualche centinaio di nepalesi.
Timida reazione per il gol dell'Italia, boato per il gol della Croazia. 
Sto ancora cercando di capire cosa spinge i nepalesi a tifare Danimarca, Croazia, Ucraina...
Per sfuggire alle infinite tentazioni di Kathmandu, gigantesca citta-mercato, scelgo un altro trekking nei pressi del Langtang National Park, al confine tra Nepal e Tibet (e non chiamatelo "Cina" come fanno i cinesi).
Il trekking e' stato fantastico, e anche se spesso le nuvole coprivano le cime piu alte, non ci sono parole per descrivere l'atmosfera dei villaggi tamang.
Per colpa del calendario Carlsberg Euro 2012 con le date sbagliate, distribuito gratuitamente in tutti i bar del Nepal, commetto un errore e torno in citta il 19, convinto di vedere Italia-Irlanda.
Quando accendo la TV trovo gli highlights di Spagna-Croazia e penso: "vaff.. a sto caz.. di calendario Carlsberg!"
Ma per fortuna in pochi minuti scopro che la Spagna ha vinto e a seguire vedo i gol di Tonino e Supermario, e sono contento lo stesso!
A questo punto inizia la fase finale, che e' meglio seguire con la dovuta concentrazione e abbondanza di elettricita e locali.
E quindi domani volo di nuovo in Thailandia, piccolo fuori programma, fino ai primi di luglio, ad europeo concluso! :)