21 novembre 2011

Chile, Paraguay, Brasil and Uruguay pics

San Pedro de Atacama (Chile)

Asuncion (Paraguay)

Rio 1

Rio 2

Rio 3

Santa Teresa

El Cristo Redentor

Ipanema

bossa nova

Rocinha 1

Rocinha 2

Rocinha 3

Montevideo (Uruguay)

Da Rio de Janeiro a Mendoza, passando per Buenos Aires e Montevideo

Il “tour delle capitali” volge al termine. Una dopo l’altra: Assuncion, Rio, Buenos Aires, Montevideo!

Ma Torniamo dove eravamo.
Eravamo sulla sìaggia di Copacabana…
E non si stava poi male!
Per fortuna avevamo gia’ comprato il volo per Buenos Aires prima di arrivare a Rio, riducendo il rischio di restare nella Ciudad Maravillosa troppo a lungo!

Non sembrava facile trovare una sistemazione a Buenos Aires, ma alla fine tutto si e’ sistemato, grazie all’ospitalita’ di Nazareno, un argentino conosciuto a Rio, e alla collaborazione di Ignacio, il titolare del nostro hostal!

A Buenos Aires certo che ti senti a casa!
La gente parla quasi la tua lingua (e dopo Rio e’ un piacere tornare a capire), le pizzerie  e i caffe non mancano, le vie hanno nomi italiani, i ristoranti propongono ravioli e ñoquis, a colazione trovi la medialuna, un cornetto un po sfigato, che e' pur sempre un cornetto, il tiramisu e' generalmente buono.
E non esiste la “pasta a la Alfredo”, la pasta italiana che spopola nel nord del Sudamerica. Dici “pasta a la Alfredo” e ti capiscono dalle Galapagos a Machu Picchu, e’ incredibile...

Buenos Aires ha la strada piu’ larga del mondo, l’incrocio piu’ lungo del mondo, e tutte queste che non si sa se sono vere, ma di sicuro attraversare questi vialoni e’ un’impresa!
A volte sei da un lato del marciapiede e guardi quello di fronte, che sembra ed e’ lontanissimo, e pensi: ce la posso fare!
Ed e’ meglio riuscirci, perche quando scatta il verde c’e’ una colonna di macchine e camion pronta a partire senza esitazioni!

Nonostante i suoi circa 13 milioni di abitanti periferie incluse, la citta’ si gira senza problemi in un paio di giorni.
Alloggiavamo nel quartiere residenziale e radical chic di Palermo, dove ogni sera, dalla domenica al sabato, i locali sono aperti e le persone riempiono i bar all’aperto.
Abbiamo visto la Boca, il quartiere del Boca Juniors, e la Bombonera.
Abbiamo visitato il quartiere piu’ “in” della citta’, Puerto Madero, che e’ effettivamente uno spettacolo, e’ il vecchio enorme porto cittadino trasformato in un quartiere di loft e abitazioni di lusso e ristorantoni che danno sui vecchi moli, a due passi dalla Casa Rosada e Plaza de Mayo.
Siamo addirittura entrati nel museo delle Belle Arti!

Anche a Buenos Aires ci si prepara al Natale, ed e' quanto meno strano vedere persone in infradito e canotta che appendono luci colorate e appendono palline rosse ai classici alberelli. In piu andiamo verso l'estate, e iniziano ad esserci le ciliege.

Da Buenos Aires abbiamo fatto un'altra gita fuori porta, e con una combinazione traghetto-autobus siamo arrivati a Montevideo!
Montevideo e' una citta che ti lascia senza parole...
E' una combinazione tra Assuncione e Lima, cioe un postaccio, ma con il lungomare! :-)
Quanto meno siamo tornati a fare una cena di pesce dopo un buon periodo di carni rosse.

Da Montevideo di nuovo a Buenos Aires, solo per prendere un bus che in quattordici ore o poco piu ci ha portato a Mendoza.
Mendoza, la capitale del vino argentino, ha da offrire cinque splendide piazze, ordinatamente disposte, e appunto un sacco di buon vino.
La citta vive di degustazioni di taglieri di formaggi e vini, e noi ci siamo placidamente adattati.
Per quanto siamo ancora lontani dalla Patagonia e dalla Regione dei Laghi, si inizia a respirare aria di montagna. Sara per la vicinanza con l'Aconcagua, la vetta piu alta del sudamerica.

Stasera partiamo da Mendoza e raggiungiamo Bariloche, e da li iniziamo l'eplorazione del profondo sud!

10 novembre 2011

da Asuncion a Rio de Janeiro, passando per Iguazu'


Dall'ultimo post ne abbiamo fatta di strada. Come secondo piani, abbiamo tagliato il Paraguay da ovest ad est, fermandoci due giorni nella capitale Asuncion. Finalmente abbiamo capito perche' il Paraguay non e' una delle mete sudamericane piu' ambite dal turismo europeo..e' un postaccio! O senza generalizzare, diciamo che Asuncion e' una citta' bruttina e parecchio strana, con un centro storico decadente (nel senso che cade a pezzi, interi edifici disabitati che sembrano sul punto di crollare da un momento all'altro), circondato da una gigante baraccopoli che si estende fino al Rio Paraguay. E con una valuta, il guarani', che per calcolare la conversione dei prezzi c'era da diventare matti! Comunque da Asuncion abbiamo proseguito fino a rientrare in Argentina e piu' precisamente fino ad arrivare a Puerto Iguazu', tranquilla cittadina base per le escursioni alle famose cascate. Gia' il percorso per giungere in prossimita' delle alle cascate e' stato a dir poco interessante, attraversando a piedi un parco naturale pieno di iguana e coati (dei grandi procioni), ma una volta arrivati alle cascate, beh, lo spettacolo non ha eguali. La violenza della natura qui si manifesta nella sua massima espressione, attraverso alti ed ampi getti d'acqua che si riversano dopo lunghi salti con tutta la loro potenza ed il loro fragore. Abbiamo ammirato le cascate dall'alto, dal basso, navigandoci praticamente sotto a bordo di una piccola barca (inutile dire che alla fine eravamo piu' zuppi che dopo una doccia), e camminando fino al belvedere della Garganta del Diablo dove la potenza e la violenza delle acque raggiunge il suo punto di massimo, ed ogni volta rimanevamo inebetiti nella nostra incredulita'.
Appagati da questo grande spettacolo della natura siamo tornati in ostello, e guardando la cartina del sudamerica abbiamo notato come Rio de Janeiro non fosse poi cosi' lontana. Perche' no? Abbiamo cosi' deciso di prendere un pullman che in "sole" 24 ore ci ha condotti qui a Rio, da dove stiamo scrivendo. 
La citta' e' semplicemente incredibile. Iniziamo con la lingua: le prime volte non puoi fare a meno di ridere, perche' suona davvero come un incrocio tra lo slang pugliese e quello calabrese! Inizialmente parlavamo in spagnolo, poi abbiamo capito che l'italiano dialettale risulta di piu' facile comprensione e adesso andiamo in giro parlando come Diego Abatantuono e non abbiamo piu' problemi a farci capire. Siamo stati sul Pao de Acucar e sulla collina dominata dal Cristo Redentor (i due punti panoramici della citta'), e non credo di aver mai visto null'altro di simile: colline, montagne, il mare e le spiagge, il lago, la jungla..a Rio c'e' davvero tutto! Le spiagge si estendono a perdida d'occhio segnando il perimetro della citta'..lunghe lune di sabbia bianca, piene di persone intente a giocare a calcio da una parte (e che calcio), e di surfisti che ne cavalcano le onde dall'altra. Abbiamo visitato il centro storico con i suoi edifici e le sue chiese imponenti, la collina di Santa Teresa dove gli artisti si ispirano nelle loro creazioni a ritmo di samba, ci siamo abbuffati di carne alla griglia nel locale che ha ispirato la canzone "the girl from Ipanema" manifesto della bossa nova brasiliana, insomma ci siamo lasciati cullare e smarrire in un questo turbinio di musica e colori che e' Rio. E siamo da poco tornati da Rocinha, la piu' grande favela di questa citta', dove qualche giorno fa e' stato ucciso un reporter (non so se e' giunta questa notizia in Italia) e dove ieri e' stato arrestato il boss della favela, il criminale piu' ricercato in Brasile negli ultimi sette anni. L'atmosfera era diversa da quella che si respirava nei giorni passati, ci ha spiegato la guida locale che era con noi, perche' nessuno ha ancora capito quello che accadra' nei prossimi giorni..buon per noi, perche' la gente oggi non era armata ed al massimo i fori dei proiettili li vedevi distinti su tutte le pareti della baraccopoli. In ogni caso un quartiere povero ma bellissimo, con case dipinte dei piu' accesi colori, ragazzini che ballano e suonano percussioni ad ogni angolo, e la gente che dispensa sorrisi a destra e manca. Un trionfo di emozioni.
Ora andiamo a berci un paio di caipirinhas sulla spiaggia per goderci il tramonto, e domani speriamo di farci la prima vera giornata di mare sulla spiaggia di Copacabana. We love Rio de Janeiroooooo!! :)

1 novembre 2011

Bolivia pics

Cuy

Isola di Amantani'

festa sull'isola

El Alto

La Paz 1

La Paz 2

Bolivia-Colombia (1-2)

feti di lama

lustrascarpe

Potosi

ingresso alla miniera

Sucre

Santa Cruz

Salar de Uyuni

Isla Incahuasi

geysers

vulcano Tunupa

fenicotteri

Laguna Colorada

arbor de piedra

deserto di Dali

da La Paz (Bolivia) a Salta (Argentina), passando per Uyuni (Bolivia) e San Pedro de Atacama (Cile)

Come avrete capito stiamo girando un po'...
Eravamo a La Paz, aspettando un passaporto, che e' arrivato!
Abbiamo aspettato il primo bus disponibile per Uyuni, sciopero dei minatori di Oruro permettendo.
La Paz - Uyuni, partenza di sera, arrivo la mattina. Prendiamo il primo tour disponibile per il lago salato e dintorni.
Il lago salato di Uyuni e i suoi dintorni sono a dir poco spettacolari.
Abbiamo attraversato distese di sale, bianche e abbaglianti come piste da sci, a bordo di un 4X4.
Abbiamo visto vulcani fumanti dallle cime innevate, lagune colorate e fenicotteri rosa a 4.300 metri, dormito in un hostal fatto si sale (che potevi leccare le pareti) e fatto il bagno alle 7 di mattina in una pozza di acqua vulcanica!
Immigrazione, polizia di frontiera, e siamo arrivatai a San Pedro de Atacama, Cile.
Dopo una breve ricerca (4 ore) abbiamo trovato un hostal libero. Per via del lungo ponte dei morti la citta' era overbooked, e noi abbiamo trovato una sistemazione, guarda caso, vicino al cimitero!
Una notte a San Pedro, immigrazione, polizia di frontiera, e siamo a Salta, Argentina!
Ci piace, l'Argentina.
Per colazione ci sono i bar con caffe espresso e cornetti al posto del solito riso, carne e uova.
Stasera abbiamo apprezzato la nostra prima grande cena argentina: empanadas come antipasto, filetto argentino (squisito) e verdure come piatto principale. Vino rosso argentino, caffe e Fernet Branca.
W l'Argentina e W l'Italia!!!!
Domani sera partiamo per Resistencia (Argentina), arrivo la mattina, e prendiamo, si spera, un bus per Asuncion (Paraguay).