20 maggio 2012

da Agra a Varanasi, passando per Khajuraho


Il prosieguo del viaggio in India non si e' rivelato molto differente rispetto all'inizio, in termini di poverta', sporcizia, confusione, ma anche di fascino, cultura, tradizioni.
La prima tappa e' stata Agra, da dove siamo andati a visitare Fatehpur Sikri, un'antica citta' moghul conservata in perfette condizioni. Tre ore a girare nel sudario dei nostri vestiti sotto i 45 gradi di temperatura di un cocente sole, tra le costruzioni rossastre di questa citta' fantasma, ancora circondata da alte mura ed edificata accanto ad una grande moschea dove il venerdi' i musulmani si riversano ancor oggi in preghiera. Poi al tramonto siamo andati a vedere il Taj Mahal, e qui, che dire, lo spettacolo e' davvero imponente. Questo immenso mausoleo di marmo fu il regalo di un imperatore moghul alla sua terza moglie, per avergli regalato una lunga prole (dopo che le prime due non gli avevano dato figli, la terza ne aveva messi alla luce ben quattordici!): ventidue anni di lavori, ventimila operai impiegati, a celebrazione di quello che puo' essere considerato un vero e proprio tempio dell'amore.
Da Agra siamo scesi verso sud fino a Khajuraho, piccola cittadina che vive del lavoro dei campi che proliferano tutto intorno, e del turismo attirato dagli antichi templi giainisti e induisti costruiti intorno al 1000 DC. Piu' conosciuti come i templi del kamasutra, per via delle centinaia di sculture erotiche che ne decorano le pareti, simulando scene di sesso in ogni posizione.
E da qui, dopo qualche ora su un bus locale (e non aggiungo altro), e il solito treno notturno (senza scarafaggi questa volta), siamo arrivati a Varanasi.
Senza dubbio la citta' piu' spirituale, emozionale, toccante, che abbiamo incontrato in India, importante meta di pellegrinaggio induista per via delle acque sacre del Gange che delineano il confine orientale della citta'.
Varanasi. La citta' sacra. La citta' dei morti.
Dove tutto ruota attorno al Gange.
Qui all'alba migliaia di pellegrini arrivati da tutta l'India vengono a bagnarsi nelle acque (putride ma) sacre di questo fiume. Ci si lavano, la bevono, si purificano per diverse ore prima di stendersi ad asciugarsi sui ghats, le rampe di scale di pietra che danno l'accesso al fiume.
Al tramonto invece si celebra la cerimonia sacra dell'aarti, in cui migliaia di persone si ammassano intorno al punto di preghiera, sugli scalini, arrampicati sui templi, o arrivando con piccole barchette, e cantano e battono le mani in segno di venerazione agli dei, mentre i santoni urlano le preghiere e bruciano incensi di ogni tipo. E tu ti senti trasportare con le loro voci e le loro musiche.
E sempre lungo il bordo del Gange, ventiquattro ore su ventiquattro, hanno luogo le cremazioni dei morti. Con lunghi e complessi rituali i corpi dei defunti vengono disposti sulle pire funerarie e cremati, prima che ne vengano rilasciate le ceneri nelle acque sacre del fiume. Ad eccezione di bambini, o delle donne morte incinta (perche' le anime non sono ancora pure), e dei santoni (le cui anime sono gia' pure): in questi casi i corpi vengono gettati in acqua ed affidati alle correnti del Gange.
La sofferenza dei volti, il trasporto delle persone, il loro approccio alla morte, fanno di questi rituali un qualcosa di unico. Magari di difficile comprensione per le nostre menti occidentali, ma che ti lasciano una sensazione di grande rispetto e quasi di ammirazione.
Insomma questa e' Varanasi, dove ovunque vi sono i babas in meditazione, si' quei santoni che vivono senza nulla, possedendo solo la tunica che indossano, campando delle offerte della gente e spesso non mangiando e non bevendo per giorni. Coloro che si sono liberati della materialita' del mondo ed hanno raggiunto il nirvana.
Varanasi. Una citta' che ti rimane dentro.

6 commenti:

  1. meeee ti rimane tutto dentro, poi se meravigliano se hanno qualche malattia, prima ce buttano morti, ceneri e vari e poi ci fanno il bagno e se la bevono...mah e come se bevessi mio nonno praticamente....mah si, forse noi occidentali non possiamo capire...
    cmq come mai 2 volte di seguito il five a scrivere i blog, il mezio non è più ispirato....
    ps finalmente il fiume gan..ge :)

    RispondiElimina
  2. ciao ezio sempre sul pezzo!
    come sta la pupa?
    44 gradi, treni, autobus, puzza di cacca, io stesso puzzo abbastanza per colpa delle numerose sudate e degli scarsi lavaggi.
    come potrei non essere ispirato? :)
    e poi certo, se vai india e non vedi il gan..ge non sei nessuno! :P

    RispondiElimina
  3. ottimamente mezio dorme, magna e caca al momento non fa altro, i nonni sono molto presenti e papà e mamma cercano di adattarsi.
    Ovviamente la piccola aspetta di conoscere gli zii giramondo, che le racconteranno storie di avventure fantastiche come quelle che state facendo....magari se riesci, anche se la vedo difficile, mettiti su schife che ormai fino all'una sto in piedi (la piccola mangia e quindi sono on line)
    SEMPRE E CMQ VOSTRO AFECIONADOS
    ps e forza lu pescara, un particolare manzione va al delfino in testa al blog...l'anno prossimo tutti in curva nord per pescara- milan/juve/inter...;)

    RispondiElimina
  4. Hi, nice blog! I wanted to make you aware of our online language learning platform called Preply. We connect tutors and students online via skype. If you have interest in a partnership or want to teach or learn a language check out the site or contact me! Thanks for you time.
    Regards,
    Corrie

    RispondiElimina
  5. Hi again, I forgot to link the site for you to check it out. Thanks again.

    https://www.preply.com

    RispondiElimina