19 ottobre 2011

CERTIFICADO DE DENUNCIA DE EXTRAVIO O ROBO


Breve detalle del hecho:
En fecha 17 de octubre de 2011 a horas 19:25 se hizo presente en dependencias de la FELC-C el sr. Daniele Vitale a objeto de formular su denuncia por hurto de una mochila de color negro que contenia en su interior una camara fotografica marca Pentax, color negro, mas su estuche, 1 celular marca nokia, 1 ipod color azul, su pasaporte, carnet de vacunas, su billetera que contenia 100 euros, 40 dolares americanos, lentes, tarjeta de credito del banco unicredit, documentos personales, tarjeta de identitad, prendas de vestir.

Eravamo a Sucre, prendiamo un bus per Potosi per poi prenderne un altro per Uyuni.
A mezz'ora dalla partenza dalla stazione di Sucre vado per prendere lo zaino dalla cappelliera sopra la mia testa, ma...
Cerco lo zaino, magari l'hanno spostato, ma era chiaro da subito che l'avevano spostato molto lontano!
Chiediamo alle persone sull'autobus se qualcuno ha visto lo zaino, ovviamente nessuno, chiedo all'autista di fermarsi, qualche passeggero propone di scendere tutti e revisar todos.
Nulla.
Praticamente tutto cio che avevo di importante, scomparso.
Ma, soprattutto, tre mesi di fotografie.
Deserti, tramonti, isole.
Foto scattate a volte di nascosto, nei mercati, nelle periferie, nei villaggi piu lontani.
Feste, escursioni, amici.
Un filmino delle formiche tagliafoglie nella jungla ecuadoriana, un'altro della discesa a carponi nei tunnel bui delle miniere di Potosi.
Cazzo! Cazzo! Cazzo! (ops!)
Appurato che lo zaino mi e' stato rubato da un falso controllore (!) che dentro il bus chiedeva biglietti e dentro il bus sistemava i bagagli , ma che l'autista nega di conoscere e che ovviamente e' scomparso prima della partenza, non ci resta altro che scendere, raggiungere un vicino posto di blocco in mezzo al nulla dove la polizia ferma ogni veicolo per controllare la presenza a bordo della cassetta di primo soccorso (e guai se hai finito l'acqua ossigenata o se non hai le bende!), e approfittare della polizia per "costringere" un passante a darci uno strappo alla stazione di Sucre.
Non c'e' la minima speranza di trovare il finto controllore, ma la voglia di uccidere qualcuno, anche il venditore di noccioline, quella si.
Dalla stazione dei bus alla stazione di polizia (il FELC-C).
Rilascio la mia denuncia, che il poliziotto (gentile) scrive su un registro che sembra un registro di scuola, nonostante ci sia un pc.
Da questo gia' capisco che l'informatica non e' dalla mia parte nella ricerca del mio zaino.
Facciamo notare al poliziotto che l'indomani saremo andati in stazione per cercare questo uomo di merda (ops!), ma lo diciamo piu perche speravamo che lo dicesse lui!
Invece fa:
- Si! Buona idea! pero cambiati i vestiti altrimenti ti riconosce!
Ma vaff...
Dopo la polizia, l'internet point.
Chiama l'Unicredit, servizio blocco carte, carta bloccata, grazie.
- Scusi e per il generatore di password? (perso anche quello)
- Deve chiedere alla sua agenzia e farsene inviare uno nuovo.
Si, certo. A Sucre.
Quantomeno scopriamo che a Sucre c'e' il consolato italiano. Aperto due giorni a settimana.
Fortuna (!), l'indomani e' aperto.
Vabbe'.
Torniamo nell'hostal dove da poco avevamo fatto il checkout, ma, sai come e', Sucre ci e' piaciuta tanto che abbiamo deciso di fermarci qualche notte in piu.
Avrei bruciato l'hostal e il suo gentile receptionist.
Guardo la sedia di legno, sembra solida. E penso che e' stupido farsi anche male colpendo la sedia.
Pero' a qualcosa serve.
Andiamo a cena, per festeggiare prendiamo una bottiglia di vino tinto boliviano, pero' gran reserva.
Finisce che tra aperitivo, cena e dopo cena abbiamo bevuto abbastanza, e domattina ci aspetta il console!
Chiedo l'ultimo drink, e scopro casualmente che il console italiano a Sucre, e' in Italia.
Mentre io, con una fotocopia plastificata del mio passaporto come unico documento di riconoscimento, sono a Sucre!
In Bolivia!
Con tanti cazzo (ops!) di Stati in sudamerica, proprio in Bolivia dovevo rimanere senza documenti!
Li perdi a Buenos Aires, vale, impari a ballare tango.
Li perdi in Ecuador, ti dai al surf.
Li perdi in Peru, fai sandboard.
Maccheccazzo (ops!) facciamo in Bolivia? L'unico Stato sudamericano che non ha accesso al mare!
uff...
Andiamo a letto, che e' meglio.
Ci svegliamo con due grandi appuntamenti: la polizia, per ritirare copia della denuncia, e il consolato.
Andiamo in polizia, pago 10 bolivianos (circa 1euro) per avere una copia della denuncia.
E quando me la consegnano mi spiegano che devo riportare alla stazione di polizia una fotocopia della mia copia!
Quindi esco, fotocopio la copia, consegno la fotocopia, e andiamo al consolato.
La moglie del console ci riceve e ci accoglie con estrema gentilezza, fa immediatamente una serie di chiamate all'ambasciata di La Paz, e a quanto pare l'ambasciata di La Paz, sentite le Questure di Roma e Pescara (!), puo rilasciare un nuovo passaporto!
Ringraziamo, e pianifichiamo il da farsi.
Di sicuro dobbiamo tornare a La Paz, ma non prima di una settimana.
Di sicuro non ci fermiano una settiamana a Sucre.
Passiamo all'ufficio dell'Interpol (addirittura!) e poi all'Ufficio Immigrazione per capire se e' possibile prendere un aereo senza documenti, e in Bolivia e' possibile.
Quindi abbiamo prenotato un volo Sucre-Santa Cruz per domani mattina, con la compagnia TAM (Transporte Aéreo Militar), e da Santa Cruz per La Paz, domenica.
E da La Paz, dove siamo gia' stati, prenderemo presumibilmente un bus che, passando per Potosi, dove siamo gia' stati, ci portera' ad Uyuni!

La morale di questa storia e': diffidate dei controllori!

Oltre il consolato italiano a Sucre, un ringraziamento speciale al Daniele con il passaporto, che si sta sbattendo sopra e sotto per la citta, tra interpol, polizia, consolato e il pub.

16 commenti:

  1. ma quindi alla fine siete in 3 a viaggiare, vi siete portati dietro anche Murphy!
    comunque anche sulla tratta roma/atene si può volare senza documenti.. magari può tornarvi utile un giorno ;-)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Nooooooo...Disastro assoluto...Le foto noooo!!!

    Però pure voi cavolo...I controllori in Bolivia?Ma se non se ne vedono a Napoli da decenni vuoi che ci siano in Bolivia??Porcaccia miseria...Lucidiiii...
    Spero per lui che non becchiate per strada quel tizio perchè non so come potreste ridurlo...
    Forza..

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  4. CAZZO CAZZO CAZZO....se non è stato già detto!!
    cercando di immedesimarmi...penso proprio che mi girerebbero così tanto le p....e per tutte le foto perse (e non so che altro) che, probabilmente, proverei a corrompere qualche poliziotto pur di riaverle!!!! 3 mesi di ricordi...!!

    divinità divinità divinità!!

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  5. mezioooooooooooo ma ma ma come i controllori in bolivia, sono come gli onesti in parlamento, praticamente impossibile, profondo rammarico ma quello zaino te lo saresti dovuto mettere in un posto sicuro, tipo sotto al culo....cmq sia qua tutto bene XD, il pescara è terzo in clax dopo la vittoria esterna contro il brescia, e per maledizioni e varie ti giro un alex drastico d'annata....http://www.youtube.com/watch?v=V3B_YIBCHpQ vi vogliamo bene e vi seguiamo sempre ciauuuuuuuuuuuuzzzzzzzzzzz

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  6. "io ti perdono"
    http://www.youtube.com/watch?v=EfpfVY5-2s8

    ragazzi, in messico e in peru (non a New York), nelle compagnie di bus "top class", prima di partire, ti danno un panino, un succo e un dolcetto, ti perquisiscono con il metal detector, ti controllano e ti aprono lo zaino, ti FILMANO con la telecamera, e ti chiedono il bigletto.
    In Bolivia, cazzo, non ci ho trovato nulla di strano se, senza metal detector e senza panino, senza controllo dei bagagli e senza telecamera, ci fosse una persona - dentro il bus - a chiedere il biglietto prima di partire!!!
    anche perche, adesso che mi ci fate pensare, il finto controllore e' stato l'unico a controllare i biglietti, e questi pezzenti non ti fanno mai partire se non sono sicuri che hai pagato i tuoi 2 euro per un viaggio di 4 ore!
    nonostante l'autista habbia negato di conoscerlo, penso che siano entrambi due figli di boliviani
    ma non c'e' problema, prima o poi il cattivo muore tra atroci sofferenze, come nei migliori finali
    forse a quest'ora gli sono gia cascate le mani o chissa cos altro
    forse e' caduto in una vasca di acido, forse uscendo dalla stazione e' stato aggredito da un branco di cani randagi rabbiosi
    forse ha dato il MIO ipod a SUO figlio, che e' stato a sua volta derubato, ma questa volta con una ingiustificata violenza da parte del rapinatore
    chissa...
    adesso inizio a controllare le ultime pagine dei giornali, dove ci sono le notizie trash...

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  7. Anyway, pe non sapè nè legge nè scrive, io all'autista del bus glie l'avrei detto: "Bolivià, io non voglio sapè niente: 100 Euro se domani mi riporti la scheda di memoria della mia macchinetta. E non fare scherzi, perchè il mio pard qui ha cavalcato tutto il giorno e ha una gran voglia di menare le mani.."

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  8. ma per chi mi hai preso?
    ovviamente la corruzione e' stata la prima idea, a partire dalla polizia!
    "se avete bisogno di qualcosa per iniziare le ricerche, soldi per la benzina, una mensilita di stipendio, un tintinnino alla sua signora, queste cose qui..."
    ma nulla, la corrotta polizia boliviana e' stata incorruttibile
    ho dato mandato a un tizio per recuperare la borsa, pagando tre volte il valore del suo contenuto, ma nulla lo stesso
    la differenza tra un paese sviluppato, come l'italia, e uno sottosviluppato, come la bolivia?
    in italia ti rubano la macchina e te la ricompri a meta prezzo, e tutti sono contenti
    in bolivia ti rubano una macchinetta, tu la ricompreresti al triplo del valore originario, ma loro preferiscono venderla a un terzo
    non usciranno mai dallo stato di poverta
    e non vinceranno mai un mondiale
    e continuate a tifare spagna, meXXe!
    :-)
    scusate, pensavo di non provare piu rancore per i boliviani
    chiudiamo il discorso furto, dicono che a Santa Cruz ci siano le ragazze piu belle della bolivia... e lo dico anche io
    e poi il mio ladro era uomo, quindo loro non c'entrano

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  9. bravo mezio consolati in due stupendi occhi neri....e tanti botti...

    se ti può consolare al primo acquazzone estivo c'è scappato il morto a roma ed è anche riuscito a salvare tutta la famiglia prima :( e cmq non pioveva così dal 1953...ma vaff... ;)

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  10. se volevate più commenti ai vostri post non potevate pensare di meglio.ma non sarà che vi siete inventati tutta la storia per coinvolgerci emotivamente? pare che stia partendo una raccolta di oggetti usati di vario tipo(occhiali, macchine fotografiche,ecc)...spediamo tutto al consolato di sucre?

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  11. Daniè... sembri tuo zio (cioè me). Ho "perso" documenti, occhiali, vestiti, attrezzatura sub, un pò da tutte le parti. Però foto delle ragazze boliviane, in qualche modo, devi postarle! A presto

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  12. ah, quando le cose vanno bene non vi sentite coinvolti???
    :-)
    in ogni caso ho ricomprato praticamente tutto, macchinetta compresa, con cui spero di fare i prossimi tre mesi :-)
    manca solo il passaporto...
    P.S. Nooooooooo!!! al consolato di Sucre noooooooooooooo!!!
    P.P.S. coming soon le foto delle ragazze boliviane

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  13. Cari Danieli,

    disgustato dall'increscioso inconveniente che vi è capitato in quel di Bolivia (provincia di Cuneo?), ho colto l'occasione per andare a protestare con l'atac. Sono entrato nella sede romana urlando:"Allora, lo tiriamo fuori o no lo zaino del mio amico?!?". Gli astanti, con sguardo colpevole e l'evidente intento di tacitare il tutto, hanno chiamato la sicurezza per farmi sbattere fuori. Non temete, non mi fermeranno. Andrò in fondo a questa cosa...
    Ora stacco...probabilmente ci stanno ascoltando..sono dappertutto...sti' controllori..

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  14. Tutti a parlà dei controllori ma nessuno ha detto una cosa fondamentale:

    Cribio (e sottolineo Cribio detto alla milanese) Daniè il cazzo di passaporto deve essere tatuato sulla tua pelle, in questo viaggio la distanza massima tra il tuo corpo e il tuo passaporto 30 cm (e cioè custodito in una busta impermeabile mentre ti fai la doccia!). Cazzo è la base del buon viaggiatore! Poi certo le foto e tutto il resto rosichi, ma il passaporto...

    Un abbraccio!

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