25 marzo 2012

da Hanoi a Hoi An, passando per Hue


Good Morning Vietnam, ma purtroppo per noi Goodbye Hanoi.
Ci manchera' questa caotica ed energica citta', con tutte le sue irrazionalita' e contraddizioni. Anche perche' dopo due settimane avevamo iniziato a fare nostri in senso vero i suoi tanti usi e costumi, come difficilmente ci era capitato dall'inizio di questo lungo viaggio abituati a spostarci di citta' in citta' a distanza di pochi giorni.
Ci mancheranno i suoi rumori, le sue grida, i suoi strombazzamenti, costanti ad ogni ora del giorno e della notte.
Ci mancheranno i funzionari del partito comunista nelle loro divise verdi, intenti ad origliare ad ogni angolo della strada che nessuno parli male degli insegnamenti del maestro Ho Chi Min.
Ci mancheranno le sue bancarelle piene di cianfrusaglie.
Le luci colorate dell'Hoan Kiem alla sera.
Ci manchera' il girare in tre su un motorino.
Le fumate di tabacco dai bong di bambu per la strada.
Il lungo rituale del caffe' nero vietnamita nei nostri bar preferiti.
Le partite di biliardino al Dragonfly. I frullati di ananas e carote dal Rock Billy.
Mi manchera' un po' meno il gommoso sapore delle rane..quello lo considero un incidente di percorso!
Se e' vero che la maggior parte del tempo trascorso a Hanoi e' stato caratterizzato da uno stato di torpore ed assuefazione ai ritmi lenti e dolci della citta', di tanto in tanto abbiamo interrotto questo nostro bivaccamento fisico e mentale per andare alla scoperta di qualcosa di piu' culturale. O forse turistico. Tipo il Tempio della Letteratura e le sue steli di pietra con incisi i nomi dei migliori studenti di quella che e' stata la prima universita' della citta'. O la prigione di Hoa Lo, dove i francesi torturavano e ghigliottinavano fino a sessanta anni fa gli oppositori del regime coloniale. Badate bene, non ladroni ed assassini. Ma semplici dissidenti politici. Una giornata per visitare la Perfume Pagoda, il principale templio buddista del paese, e i suoi mercati pieni di ogni tipo di animale dove i cani sembravano quasi carini, a bordo di canoe condotte con energiche pagaiate da vecchie signore incurvate su se stesse.. e  il pensiero era alle nostre nonne che grazie a Dio almeno ora possono godersi la loro vecchiaia lontane dal lavoro.
Un'escursione di tre giorni per visitare la baia di Halong Bay con i suoi scenici isolotti, i suoi tanti villaggi galleggianti, le grotte sedi di culto prese d'assalto dai fedeli buddisti, il Ca Bat national park e la camminata fino in cima alla montagna immersi nel fango fino alle caviglie, Monkey Island e le sue scimmie tanto adorabili quanto alle volte minacciosamente aggressive.
Da Hanoi un bus notturno ci ha condotti a Hue. Il viaggio, nonostante i sedili fossero totalmente reclinabili, ci ha visti svegli per la maggior parte del tempo: non e' semplice addormentarsi quando l'autista suona il clacson ininterrottamente per tutta la durata del percorso, e vedi sfrecciarti automobili e camion sia a destra che a sinistra, perche' allo stesso modo che in citta' anche in autostrada il rispetto delle direzioni di marcia e' un'utopia propria solamente di noi ingenui europei.
A Hue, siamo sinceri, non abbiamo visto piu' di tanto..ci stavamo ancora riabituando all'idea di aver ripreso il viaggio. Quindi mezza giornata per visitare l'antica cittadella imperiale (una copia in miniatura della citta' proibita di Beijing per chi ci e' stato, con la differenza che qui a Hue i caccia americani negli anni sessanta hanno distrutto quasi la totalita' degli edifici), e nel pomeriggio basta girare per altri templi ma solo qualche ora trascorsa a parlare senza capirsi con tre alticci signori del posto che continuavano ad offrirci da bere. E a tempestarci di domande in vietnamita.
Sorry but we don't speak Vietnamese. We don't understand you.
Allora ricominciavano con le loro domande in vietnamita ma ripetendole piu' lentamente.
Ok, non importa. Sin mai (salute).
Sin mai.
E si riprendeva a bere.
Da Hue abbiamo continuato a scendere la costa fino a Hoi An.
Giusto il tempo di scendere dal bus e ci ritroviamo su due simil califfoni condotti da due esili ragazze con i nostri zaini da venti chili e passa sulle spalle, a districarci in mezzo al traffico nel nostro equilibrio precario in direzione di un albergo. Arriviamo sani e salvi.
Nella cinesissima Hoi An non ci siamo fatti mancare niente.
A partire da due pomeriggi di calcio giocato con i ragazzi del posto in un campetto da basket usando come porte le basi dei canestri, dove lo sfotto' piu' divertente (assolutamente da importare in Italia) era che ad ogni gol subito tutta la squadra si metteva a terra a fare cinque flessioni davanti alle risate di scherno degli avversari.  
Poi anche tanto calcio virtuale nelle oramai immancabili sale giochi playstation, cene a base di specialita' locali (cao lau e wonton su tutti) nella graziosa citta' vecchia illuminata da centinaia di lanterne colorate, un giro fuori citta' fino alla spiaggia di Cua Dai a bordo di uno scooter preso a noleggio e prima nuotata in queste acque, per concludere con un'escursione agli antichi templi indu' di My Son immersi nella vegetazione.
E a breve ci attende una nuova nottata in bus in direzione Nha Trang..speriamo questa volta di riuscire a dormire!

6 commenti:

  1. Dani e pensare che più volte ti sei lamentato della mia guida ;)
    Bellissima la scena con i tre signori alticci..
    Buon proseguimento
    A presto

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  2. SIN MAI, a voi ragazzi...nella vostra descrizione non si capisce se alla fine avete fatto + flessioni che gol e conoscendo le vostre attitudini calcistiche, secondo me vi siete fatti un pò + flessioni o per lo meno la seconda partita era una rivincita di una sconfitta umiliante il giorno prima.
    Per portarla in italia va benissimo, anche se sai che anche qui c'è un altra usanza chi perde....
    Per il resto la ferrari di alonso ha vinto(per pioggia lil suo primo e forse unico gp),la juve ha scoperto un nuovo campione, alex del piero XD la lazie è al terzo posto, dopo la vittoria del cagliari e l'inter è a meno 10 dal traguardo min, cioè il terzo posto e a -20 dalla capolista, IL MILAN...con questo sempre a tracolla e sempre in attesa delle vostre cartoline, vi abbraccio vostro afecionados

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  3. Ciao belli!! Proprio in questi giorni sto leggendo il libro di un sacerdote che a nha trang e dintorni ci ha passato 13 anni ... in carcere!!! Quale sara la vostra prossima tappa? Ma rientrate x il matrimonio del Calenza???
    Grazie Five x gli auguri!!!

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  4. paolino, devo dedurre che ho saltato il tuo compleanno!
    "grazie five per gli auguri"
    mi sono sentito una merda, ma auguri! :(

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  5. Semmai sono io che ho saltato il tuo, auguri in ritardo!!!! Io invece parlavo della festa del papa'!!!! Un abbraccio forte!!

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